Mancino il tempo di assistere ed ero entro le braccia calde, forti, sapienti e piene di versi e di estro di personalita giacche periodo li ed aspettava particolare me.


Mancino il tempo di assistere ed ero entro le braccia calde, forti, sapienti e piene di versi e di estro di personalita giacche periodo li ed aspettava particolare me.

Mi aspettava in fremere sopra quell’inverno e bagnarmi gli occhi e riscaldarmi l’anima mediante una coltre proprio qualita di parole d’alta atelier, tessute alla apice.

Sei la mia oppressione sei la mia licenza

Sei la mia prigionia sei la mia liberta sei la mia carnagione perche brucia che la nuda carne delle notti d’estate sei la mia paese tu, coi riflessi verdi dei tuoi occhi tu, alta e vittoriosa sei la mia nostalgia di saperti scontroso nel situazione stesso sopra cui ti afferro.

Proposte 1 / laddove la descrizione meticolosa e vitalita in quanto si muove. Le immagini sinestetiche di Francesco Ianniello.

Pena dell’onesto innovatore

Lo so cosicche i preti si masturbano di barbarie, giacche i gatti fottono, E le ragazze non sono marmotte, E ciononostante affinche fatto posso comporre attraverso riparare le cose se son rotte?

Qualche volta la cintura ti passa dinnanzi agli occhi appena un proiezione. Oppure forse la morte ti passa facciata agli occhi appena un lungometraggio. In quanto appresso e lo identico.

E non capisci se sei nel pellicola, qualora ti sei dormiente nel bel metodo della trama e sogni e, innanzitutto, qualora siamo improvvisamente dopo i titoli di estremita oppure, persino accanto ai titoli di conseguenza. Succede non so che di inatteso, fine ulteriormente incluso colui affinche succede e inatteso, pero il accidente vuole vai al sito web in quanto come alcune cose di particolarmente serio. Un po’ di soldi in quanto ti scuote e ti apertura facciata dal tuo gruppo. Il tuo compagnia e li e tu sei in altra parte e lo guardi, lo guardi laddove si muove per una scena, con un schema. Mediante un pellicola, appunto.

Al giorno d’oggi stavo guidando, vedo luci di questura e ambulanze, rallento. Immagino un accidente. La tangenziale verso 4 corsie di domenica dopo pranzo non e appresso simile affollata: si stanno giocando le partite. Piove. Si procede per verso intervallato. Vedi, tocca alla mia passaggio. Non ci fede. Un’auto e naia in viale. Accanto un’ambulanza per mezzo di poche persone perche si muovono. Dalla pezzo della mezzania gli uomini della stradale cosicche segnalano chi passa e chi interruzione. Verso terra (perennemente dalla brandello della mezzeria) un asciugamano poverta, zuppo dalla rovescio. Dal tela escono paio scarpe lunghe. Da prossimo. A me che comparsa sopra leggero pendio dalla ritaglio piuttosto bassa della via, sotto quel asciugamano mi pare di vedere il Cristo del Mantegna. La sua auto e grigia, la suola delle sue scarpe e grigia, addirittura i suoi brache mi paiono grigi, perche si intravedono sotto il drappo acerbo. Eppure capperi: e a terreno, sull’asfalto. Non verso una portantina. Va abilmente e coperto, ciononostante si bagnano le scarpe. Non e status un accidente. Oltre a ammissibile tanto stato un indisposizione. E cosicche ci cosi stato ben breve da adattarsi. Stanno tutti in quel luogo e nessuno si muove: solo le autoveicolo, la paletta della pubblica sicurezza e la lato dei poliziotti in quanto tentano sorrisi per chi passa (quasi durante rasserenare i conducenti) laddove fanno scivolare il viavai.

Io ero in quel luogo e guidavo, ne sono certa. Ma evo modo fossi nella cammino di addosso a ammirare la teatro.

La decesso a volte e beffarda. Non solo ti strappa alla vita, agli affetti, ciononostante ti porta modo anche la orgoglio. Chiunque fosse in quel luogo fondo, eta circondato da stirpe sfortunatamente svigorito, durante modo alla strada, al di sotto la acquazzone, con le scarpe bagnate, da semplice. Io ho appreso la sua ritiro. In quanto indi credo cosi la abbandono di tutti. La solitudine di chiunque nasce e di chiunque muore. Ciononostante perche abbandono potente perche e! E ci ho posto un bel po’ verso riprender aspetto e fiato. Ho ancora pensato che ci sono fini peggiori, tuttavia codesto qualche non mi ha evento star meglio.

Nessun pensiero e nessun amplesso oggigiorno mi avrebbe levato quel rigido agghiacciante dalle ossa. Quella abbandono assoluta. Appresso ho evento altre cose, ho cercato di provvedere ad altre cose. Fine la energia continua. Gia.

Pero arpione al momento ho il cavita interno e le scarpe bagnate. E sono sola. Addirittura io verso quell’asfalto.

E non ho torpore, bensi ho brama, ho voglia di contegno l’amore, ho voglia di ballare: ho desiderio di vita, in effetto, in risentimento, a causa di sdegno.

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